Eccola che arriva, lo sento. Sempre lei, sempre in agguato.
Prometto ogni volta che sarà l’ultima e invece eccomi ancora qua, sempre a spostare il limite un po’ più in là, perchè se lascio il limite sempre allo stesso punto so già di farcela, è troppo semplice, non c’è gusto.
Ma il mio corpo ormai lo sa e si ribella. “O ti fermi tu, o ti fermo io” sembra dire, e iniziano i dolori, dalla pancia, poi la testa e le vie respiratorie. Non mi fermo è inutile.
Sembrerebbe quadrare tutto, sembrerebbe che sono riuscita ad ottenere tutto quello che volevo e adesso ho paura, paura di crescere troppo in fretta, di non avere più la possibilità di essere una ragazza spensierata di 23 anni, se mai lo sono stata. E non lo sono mai stata.