9 marzo.
Termini sembra vuota, forse perchè dopo un mese pieno in cui hanno cercato di vendermi di tutto tra rose, mimose e cuoricini vari, oggi i venditori ambulanti si sono presi una pausa.
Il sole già alto nel cielo sembra quasi non riesca a scaldare ma è bello e luminoso. Rifletto, rifletto e rifletto, come tutte le mattine durante il percorso che mi porta in ufficio, ma questa volta con una consapevolezza in più. Ancora una volta tutti ti hanno stupito, di conseguenza ancora una volta non hai rispettato il patto con te stessa che diceva di non aspettarti mai nulla, nel bene o nel male. Così ti ritrovi a ridere con quella che in teoria ti sta più antipatica e ad essere quasi scontrosa con quella che di solito ti rivolge più la parola, perchè se me la devi rivolgere per chiedermi di altre persone o di cose che già sai che parli a fare?
Che poi è possibile non aspettarsi mai nulla da nessuno?Viviamo di esperienze passate e ci rapportiamo a quelle nuove basandoci su quello che ci è accaduto prima, così se diamo dei soldi alla cassiera per pagare la spesa sappiamo già se ci deve il resto o meno, e cambiamo comportamento in base ai casi, oppure non facciamo determinate azioni perchè sappiamo già quali saranno le reazioni e cose del genere.
Ma le persone nei rapporti sociali non sono mai prevedibili. Nessuno ti abbraccia mai allo stesso modo, nessuno ti ascolta sempre con la stessa attenzione. E anche questo l’esperienza avrebbe dovuto insegnarlo ma alla fine rifletti e scopri che ancora una volta ci sei cascata e ti sei aspettata qualcosa che non è poi arrivato.
Quando si tratta di me, la maggior parte delle persone trae sempre le conclusioni senza aver prima domandato, osservato e ascoltato, forse è per quello che da oggi sarò un po’ meno Skinki e un po’ più Trilli.
·•♥ Bisous bisous ♥•·